l’attività del CUS riprenderà normalmente in base alle disposizioni di Legge ed Ordinanze Regionali.
Inutile fare discorsi, ne avrete sentiti di tutti i colori.
Non era affatto scontato che potessimo riaprire se non al costo di una trasformazione integrale del modello operativo gestionale adatto all’attuale emergenza e che guardi con decisione e convinzione al futuro che ci aspetta.
I numeri del disastro sono i seguenti:
1 semestre 2020: | |
Stipendi personale | € 260.000 |
14^ mensilità | € 26.600 |
Anticipazioni personale | € 13.300 |
Liquidazione personale | € 30.000 |
F24 contributi | € 220.000 |
Spese fisse | € 14.700 |
Acqua e luce | € 33.000 |
Gas | € 38.000 |
Manutenzione ordinaria | € 75.000 |
Manutenzione straordinaria | € 13.500 |
Rifacimento campo calcio/rugby | € 50.000 |
Copertura pressostatica | € 100.000 |
Rimborsi ai soci | € 16.300 |
Uscite 1° trimestre | € 890.000 |
Entrate | |
Soci gennaio – giugno | € 200.000 |
Contributo Agenzia delle Entrate | € 11.363 |
Contributo CUSI | € 9.000 |
Entrate fondi 394 e 429 1° semestre 2020 | € 250.000 |
(1° semestre 2020 il deficit è pari a € 420.000)
Se la situazione rimane la stessa di giugno e luglio il deficit tendenziale, con l’inizio delle attività agonistiche, raggiungerà i € 700.000.
Per precauzione è stata aperta una linea di credito di € 1.000.000 che dovrebbe garantire lo svolgimento delle attività programmate fino a luglio 2021.
La politica dei prezzi è rimasta invariata con piccoli aggiustamenti funzionali, anche se l’economia ci porterebbe minimo al suo raddoppio.
Il nuovo modulo prevede di ridurre drasticamente i costi della forza lavoro aumentandone, allo stesso tempo, la sua efficienza e professionalità e, soprattutto, la sua empatia verso gli iscritti tutti.
Auguri a tutti Voi ed alle Vostre famiglie.
Non stiamo alla peste nera di Atene che sconvolse tutto il mondo conosciuto dal 420 a.c.
Partita dalla regione del Corno d’Africa e dall’odierna Etiopia intorno al 430 a.c. arrivò in Grecia nel 420 e colpì, in maniera crudele, l’Attica ed Atene nel corso della seconda guerra del Peloponneso contro Sparta col risultato di danni indescrivibili di morti e menomati a vita, di dissoluzione sociale ed economica, la fuga dalla Grecia verso l’Europa quasi disabitata, e fu il prevalere in politica dell’ignoranza, della forza bruta ed arrogante del danaro, dei regimi dei tirannelli locali, tutto non molto dissimile da quello che stiamo iniziando a vivere nel nostro tempo attuale, più la catastrofe ecologica che ormai ci aspetta al varco di questo secolo.
Prof. Dott. Elio Cosentino
Presidente CUS Napoli